Johannes Pfeifer conduce l'azienda nella zona di Rencio, pochi ettari adeguati sul margine del Renon che degradano in direzione delle sabbie che lambiscono il corso dell'Adige. Sono trascorsi quasi 2 secoli da quando la famiglia Pfeifer ha acquistato il maso e oggi come allora sono presenti nelle vigne solo schiava e lagrein. Anna e Veronika affiancano il lavoro dei genitori Johannes e Margareth, per una produzione che riesce a domare l'esuberanza del lagrein e rispettare le delicatezza della schiava. Mano davvero felice per la Schiava, come testimonia l'ampiezza della gamma di Santa Maddalena proposta e la loro qualità. Sugli scudi il Classico '22, intensamente profumato di ciliegia, lampone e spezie, con una sottile e fresca vena balsamica sullo sfondo. All'assaggio esprime tutta la piacevolezza della tipologia in un sorso sapido e di beva trascinante. Molto buono anche il Lagrein Riserva '20, profumato di frutto scuro e sottobosco, che mette in luce un palato di grande consistenza e tensione.
Johannes Pfeifer è senza ombra di dubbio uno dei più grandi interpreti del Santa Maddalena: semplicità, bevibilità, tipicità e sorprendenti capacità di invecchiamento rappresentano la cufra di questo vino. Ma naturalmente qui allo Pfannenstielhof, al margine orientale della conca di Bolzano, si producono altri vini interessanti a cominciare dal classico Lagrein.
A dir poco monumentale la teoria dei Magdalener della famiglia Pfeifer, ormai estesa alle figlie Anna e Veronika che danno il nome a uno dei migliori della serie. L'Annver è infatti organoletticamente perfetto, anche nei tannini, fruttato e speziato insieme: una vera delizia. Assolutamente tipico e diretto il Maddalena d'annata, senza però rinunciare alla carica fruttata. Poderoso il Der Pfannenstiel., emblema della casa che, a dispetto dei quattro anni di maturazione in acciaio, appare ancora giovane dato il frutto fresco e maturo e con ambiziose prospettive futture. Stoffa e vigore nel Lagrein vom Boden abbellito da note boisè. In assestamento la Riserva, centrata sulle cilieie durone e le spezie orientali.
Qualità che sicuramente avrà almeno 4-5 anni
per dipanarsi al meglio, ponendo definitivamente questo vino tra quelli “da invecchiamento”.
Chi pensasse che stiamo esagerando assaggi
quel Santa Maddalena del 2016 che ha ottenuto
un punteggio stellare e poi torni a riferire.
DER PFANNENSTIEL. Santa Maddalena Classico 2016 –
VINO TOP
Chi sostiene che la schiava non possa evolvere nel tempo dovrebbe assaggiare questo vino, frutto non tanto di uno sforzo in vigna e in cantina ma mentale, perchè tanti produttori non vedevano e non vedono ancora un futuro nel far maturare quest'uva. Ancora frutta ampia al naso e classica dolcezza tannica con corpo equilibrato.
ANNVER Santa Maddalena Classico 2019 - VINO TOP
Questo Santa Maddalena nasce come dedica alle due figlie ma credo sia meglio dedicarlo ai fortunati che lo berrano, godendo della sua infinita gamma di frutta di bosco e di fiori di campo, nonchè della sua armonica rotondità.
Santa Maddalena CLASSICO 2021 - VINO TOP
Uno dei Santa maddalena su cui puntare, anno dopo anno. Frutto intenso con fresca nota vegetale, rotondo e equilibrato in bocca.
Federica Randazzo
A.A. St. Maddalena Cl. ANNVER 2019 – Pfannenstielhof
Se istituissimo un premio all’eleganza del Santa Maddalena a vincerlo sarebbe sicuramente l’Annver dell’azienda Pfannenstielhof. Un vino sempre incantevolmente aggraziato, che si dispiega su note floreali e di piccoli frutti rossi. Il sorso, sapido e stratificato, è puntellato dalla freschezza e finisce lungo e piacevolmente ammandorlato. Un’etichetta che dimostra come la famiglia Pfeifer, già punto di riferimento per la tipologia, è oggi fra le aziende che più stanno contribuendo al successo del Santa Maddalena con interpretazioni ardite e inedite dei vini più classici.
Andrea Donà
Der Pfannenstiel. St. Magdalener 2016 – Pfannenstielhof
Schiava 95% e lagrein 5%.
Quattro anni di acciaio e diversi mesi in bottiglia, per mantenere la verticalità del suo frutto e la longevità della Schiava. Rubino pieno ed intenso allo sguardo per un naso ancora fruttato che fa emergere toni più maturi di spezie scure, liquirizia, una balsamicità mentolata e un piacevole sottobosco. In bocca è goloso con tannini garbati e ancora tanto frutto rosso e nero. La lunga maturazione lo ha reso vigoroso e di grande persistenza. Sorpresa! Buone queste schiave che sanno diventare grandi.
Ecco alcune etichette giunte a corona che ho ridegustato e apprezzato nuovamente.
Alto Adige Doc Santa Maddalena Classico 2015 – Der Pfannenstielhof
Stupefacente freschezza con naso fruttato e floreale di fragoline di bosco, ciliegia e accenni di violetta. In bocca ritorna piacevole la frutta, con sorso fresco, minerale e decisamente bilanciato. Piacevole e persistente, ha tannini eleganti. Veramente ottima la bevibilità.
Alto Adige Doc Lagrein Vom Boden 2020 – Pfannenstielhof
Gratificanti sensazioni olfattive di piccoli frutti rossi affiancate da una traccia di violetta. Al palato è vino solido, morbido e sericamente avvolgente. Intatta la freschezza e delicata la trama tannica assolutamente non invasiva.
Gazzetta dello Sport, 14/5/2021
di Luca Gardini
Santa Maddalena:
da Pfannenstielhof la Schiava al suo meglio
Sulle colline, che guardano Bolzano, la famiglia Pfeifer coccola i vigneti della tenuta Pfannenstielhof, di cui c'é traccia fin dal 1561.
Adesso la Cantina, una delle più spettacolari e autentiche dell'Alto Adige, è nella mani di Hannes e Margareth Pfeifer e delle loro figlie Anna e Veronika. Un quartetto competente e appassionato che produce vini di qualità con un metodo di coltivazione naturale e una cura certosina in cantina. In questa occasione vogliamo segnalarvi il St. Magdalener (Santa Maddalena) 2020, che la cantina Pfannenstielhof produce con le migliori uve di Schiava (95%) e Lagrein (5%). Il risultato è un vino fresco e di grande bevibilità. Di un bel colore rosso rubino tenue e luminoso profuma di melograno, rosa selvatica con chiusura di erbe di montagna. Al gusto è teso e vivo con una chiusura leggermente agrumata e sapida. Equilibrato e di grandissima bevibilità è spettacolare quando viene servito leggermente fresco.
... Iniziamo da Johannes Pfeifer, senza ombra di dubbio uno dei più grandi interpreti del Santa Maddalena: semplicità, bevibilità, tipicità e sorprendenti capacità di invecchiamento rappresentano la cifra di questo vino. Ma naturalmente qui allo Pfannenstielhof, al margine orientale della conca di Bolzano, si producono anche altri vini interessanti, a cominciare dal classico Lagrein. ...
Alto Adige Santa Maddalena Classico 2019 Pfannenstielhof
95/100 - € 12,00
Da uve schiava 95% e lagrein. Matura in botti e acciaio per 7 mesi. Rubino brillante. Profumi classici di piccoli frutti, fiori e spezie. La beva è come al solito fresca, succosa, travolgente. Un grande classico della tipologia che conferma tutto il suo carattere.
Rubino di bella luce con unghia granata, si concede lentamente con un piglio fresco di melagrana, rosa, peonia, addolcendosi su granatina, ciliegia in sciroppo e candita, avvolti da sentori di baccello di vaniglia aperto, crema di nocciole, e ancora mora matura e in gelée, la viola allo zucchero, fino a note di prugna disidratata con cenni di fico nero appassito. Equilibrato, fresco, morbido, dal tannino nitido che sottolinea un frutto ricco e articolato che non è solo rosso e nero, ma arriva a note di cachi e pesca al vino, con una progressione che va verso tonalità chiare, conservando quello scuro insieme a minerali di grafite e speziatura di liquirizia. Sorprendente.
Schiava da trofeo 2020 - VernatschCup 2020
Civiltà del bere, Aldo Fiorelli
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Il preferito del pubblico
Dato che la Schiava è un vino che non deve solo piacere agli esperti ma anche, e soprattutto, ai semplici appassionati, una commissione scelta tra questi ha eletto il suo preferito tra i vincitori. In questo anno speciale, la giuria è stata composta dai collaboratori del Vigilius Mountain Resort. Dopo attenti assaggi la commissione ha fatto cadere la sua decisione sull’Alto Adige Santa Maddalena Classico 2019 di Pfannenstielhof eletto come il preferito dal pubblico.
Gli Ambasciatori della Schiava
Il titolo di Ambasciatore della Schiava 2020 è stato assegnato ai Giovani Vignaioli di Santa Magdalena, che sono molto impegnati sul tema della Schiava e che vedono in essa l’espressione più autentica della loro zona. Il popolare Gala della Schiava ha dovuto essere annullato quest’anno, la premiazione si è svolta senza un pubblico.
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Il St.Magdalener di Pfannenstielhof
Anno dopo anno, degustazione dopo degustazione, si comprende sempre meglio il motivo per cui il St. Magdalener della cantina Pfannenstielhof abbia conquistato per primo i Tre Bicchieri della guida Gambero Rosso, 10 anni fa, con l’annata 2009 (poche settimane fa ha anche guadagnato il titolo di cantina dell'anno della guida Vitae dell'associazione sommelier).
Nei giorni scorsi, in una memorabile degustazione verticale che ha scavato fino alle prime prove di imbottigliamento di oltre 40 anni fa, fatte dal padre
di Hannes Pfeifer, Eduard, si è avuta la riprova dell’eccezionale tempra di questo “grand Cru” capace di offrire prestazioni strepitose anche nel tempo. Il maso appartiene alla famiglia Pfeifer da oltre 200 anni, ma viene citato almeno dal 1500. La sua collocazione ai piedi delle colline di Santa Maddalena, nel quartiere dei Piani, ne fa una delle poche aziende agricole superstiti dell’ampia area verde al confine nord di Bolzano espropriata per farne una zona produttiva. I vigneti sono posti piuttosto in basso a 280 metri di altezza, con oltre trent’anni d’età di media, con assemblaggio varietale di uve Schiava e Lagrein a peduncolo corto tipico di Bolzano. I terreni presentano una componente mista ghiaiosa e alluvionale, mentre il clima è caldo ma ben ventilato. Ne nascono vini dai tannini certamente morbidi ma percepibili, dalla spiccata freschezza e dalla notevole stabilità cromatica. Anche nei campioni più vecchi il frutto è ancora ben presente, con la sua dolcezza che una grande bevibilità rende ancor più apprezzabile. Vini che non sfigurerebbero affatto accanto ad alcuni Pinot Nero di Borgogna. E non solo nelle annate migliori.
Premio d'Eccellenza = Tastevin per Johannes Pfeifer e il Pfannenstielhof
Ventidue sono le etichette alle quali è stato attribuito il Tastevin Ais, il prestigioso premio d'Eccellenza che l'Associazione Italiana Sommelier conferisce a chi ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati. Sono circa 3.000 i produttori che hanno accettato di mettersi in discussione e più di 30.000 i vini degustati rigorosamente alla cieca da un migliaio di Sommelier. Tra questi sono oltre 600 i vini premiati con il massimo riconoscimento: le Quattro Viti.
Ecco le 22 produzioni vinicole premiate, regione per regione, con i Tastevin Ais dalla Guida Vitae 2020, edita dall'Associazione Italiana Sommelier e presentata il 25 ottobre 2019 a Roma:
VITAE 2020 - LA GUIDA AIS
FACCINA DI DOCTORWINE - GUIDA ESSENZIALE 2020
Johannes Pfeifer è senza ombra di dubbio uno dei più grandi interpreti del Santa Maddalena: semplicità, bevibilità, tipicità e sorprendenti capacità di invecchiamento rappresentano la cifra di questo vino. Ma naturalmente qui allo Pfannenstielhof, al margine orientale della conca di Bolzano, si producono altri vini interessanti a cominciare dal classico Lagrein.
AA LAGREIN RISERVA 2016 96 punti
Granato scuro. Al naso si presenta molto speziato e complesso con note di mirtillo e di cardamomo. Al palato è possente con tannini vellutati e un'armonia complessiva impagabile. Un grande Lagrein.
AA SANTA MADDALENA CLASSICO 2018 94 punti
Rubino brillante. Al naso si presenta finissimo con un fruttato nitido accompagnato da una velatura speziata. Al palato è fragrante, succosa e dall'impagabile piacevolezza.
AA LAGREIN VOM BODEN 2018 90 punti
Granato brillante. I profumi sono fresci e fruttati. Al palato si presenta polposo, saporito e dalla beva accattivante.
"... Tra i vini in assaggio, ricordiamo l’annata 2018 del Santa Maddalena Classico di Pfannenstielhof, piccola azienda che coltiva i vigneti di Santa Maddalena nell’omonima area classica, su terreni composti principalmente da detriti morenici di porfido e dolomia, ben aerati e in grado di accumulare il calore. Il loro Santa Maddalena Classico è fresco e fruttato al naso, mentre in bocca si rivela leggero ma al contempo complesso con un piacevole retrogusto di ciliegia e una chiusura lievemente balsamica. ..."
Ciò che colpisce di Bolzano è che uscendo dal centro, qualsiasi direzione prendiate, a un certo punto gli edifici scompaiano improvvisamente per lasciar spazio alla viticoltura, restituendo al paesaggio un carattere semplice e affascinante. In direzione est questa piacevole trasformazione dell'ambiente coincide con la comparsa delle colline del Santa Maddalena e, ai loro piedi, dell'azienda di Hannes e Margareth Pfeifer, fra i più interessanti produttori del rosso bolzanino. Due vini di assoluto valore quest'anno in casa Pfeifer, il Lagrein Riserva '14 e il Santa Maddalena Classico '16. Il primo esprime profumi intensi in cui il frutto rosso è attraversato da note affumicate e di erbe fini mentre in bocca è a trazione integrale, potente e di grande personalità. Il secondo invece esprime profumi raffinati di frutto selvatico, spezie e fiori, per un palato che ha nella sapidità e nell'agilità i tratti distintivi.
VITA
Questa piccola realtà artigianale rappresenta in un certo senso le quintessenza del Santa Maddalena: una lunga tradizione vitivinicola, tramandata di padre in figlio da generazioni, in questo caso da oltre 200 anni. Tutto ciò eleva il Pfannenstielhof al raro e onorevole stato di "maso avito". L'azienda oggi è nelle salde mani di Johannes Pfeifer e della moglie Margareth, che vivono il loro mestiere con visibile felicità e dedizione.
VIGNE
Le vigne circondano il maso, situato nella parte bassa della collina di Santa Maddalena, e sono suddivise in due parti: verso la collina, dove i terreni sono di origine morenica, ricchi di detriti di porfido e dolomite, prospera la schiava con pochi filari di lagrein. Dal lato opposto, verso il fiume Isarco, su terreni di natura alluvionale più leggeri, sabbiosi e ricchi di ghiaia, matura il lagrein per la Riserva e la selezione vom Boden.
VINI
I vini sono quelli classici della zona, ben fatti e senza fronzoli, ma anche molto godibili e ricchi di carattere. Cavallo di batteria rimane il SANTA MADDALENA CLASSICO 2016, affinato in acciaio, rinvigorito con un saldo di appena il 5 percento di lagrein, è un vino radioso e invitante, leggiadro e di facilissima beva, con sensazioni fruttate e floreali in primo piano, che si beve benissimo anche a temperature leggermente più basse.
Il LAGREIN VOM BODEN 2016 è giovanile: affinato solo brevemente in legno, esprime tutto il carattere intenso ed estroverso del vitigno, con un palato vivo, ricco e succoso.
Due anni d'affinamento in legno piccolo fanno del LAGREIN RISERVA 2014, un vino più disteso, profondo e complesso, dall'indole scura e balsamica.
In forma spettacolare il Lagrein d'annata di casa Pfeifer, degno figlio dei terreni ciottolosi del piccolo bacino alluvionale dei Piani (Boden in tedesco) di Bolzano; una vera e propria polpa di frutta matura a bacca rossa, giustamente acido e armonico in bocca coi fitti tannini smussati alla perfezione. Tutta intorno al frutto anche la Riserva, morbida e vellutata, certamente ancora giovane e in pieno sviluppo evolutivo. La versione rosata ha un carattere decisamente più acceso e vivace, senza mai perdere in eleganza. Non delude neppure il Santa Maddalena, vino equilibrato e regolare lungo tutto il percorso gustativo.
Johannes è senza ombra di dubbio uno dei più grandi interpreti del Maddalena: semplicità, bivibilità, tipicità e sorprendenti capacità di invecchiamenti rappresentano la cifra di questo vino. Ma naturalmente qui allo Pfannenstielhof, al margine orientale della conca di Bolzano, si producono altri vini interessanti a cominciare dal classico Lagrein.
Santa Maddalena classico 2016
Da uve schiava con piccola aggiunta di lagrein. Affina in acciaio. Rubino violaceo brillante. I profumi sono esplosivi di piccoli frutti e spezie. Al palato è succoso, elegante, pieno mas di una sorprendente scorrevolezza. Il finale è disteso e appagante.
Lagrein Riserva 2014
Da uve lagrein. Matura 24 mesi in piccole botti di rovere. Colore rubino violaceo scuro. Al naso è avvolgente e complesso. Al palato è tipico, concentrato, con tannini fitti ma maturi e una progressione decisa. Il finale è carnoso e speziato.
Lagrein vom Boden 2016
Da uve lagrein. Matura in botti di media grandezza. Colore rubino violaceo brillante. Olfatto tipico con note di frutti di bosco, spezie e grafite. Al palato è fresco, scorrevole e di piacevole beva.
La Guida Vini, Associazione Italiana Sommelier
Un terroir d'eccezione quello che lavora, con grande maestria, Johannes Pfeifer: esposizione e microclima sono ideali per gli autoctoni lagrein e schiava, ai quali dedica tutta la sua attenzione con un'opera minuziosa in vigna e unendo sapere e intuizione in cantina. Nascono così vini che raccontano di luoghi e terreni, di clima e tradizione, di amore per il proprio lavoro. Per valorizzare il prodotto è stata creata un'elegante bottiglia che porta impresso il logo dell'azienda, un grappolo d'uva, completata da etichette semplici e altrettanto raffinate.
Santa Maddalena classico 2015 (4 VITI)
Rosso rubino espressivo e luminoso. Particolarmente ricco il corredo aromatico che propone sentori di vivace freschezza: ciliegia, fragole e mirtilli rossi, violetta e petali di rose, mandorle e gelèe alla frutta. Estremamente elegante il sorso, dalla dotazione calorica sostenuta, mitigata da acidità rinfrescante e salinità saporita. Il tannino è fine e morbido. Lunghissima la persistenza con richiami fruttati. Solo acciaio. Petto di faraona con gratin di patate e mele.
Lagrein Riserva 2013 (3 VITI)
Rosso rubino fitto. Alterna aromi speziati di noce moscata e pepe verde a sentori di viola e prugne, con cenni tostati e fumè. Si presenta al gusto con dinamico equilibrio tra nota calorica e percezione fresca e sapida. Tannino ancora un po' irruente. Gradevole il finale. Riposa in botti di rovere per 24 mesi. Sella di cervo alle verze.
Lagrein vom Boden 2015 (2 VITI)
Rubino compatto. La ricca espressione di frutti a bacca nera si intreccia con sentori di geranio ed edera, nonchè di cioccolato fondente. Impatto gustativo strutturato, caldo e tannico su spalla fresca. Chiusura piacevole e in linea con i rimandi olfattivi. Vinificazione in legno grande. Tagliatelle con finferli.
Lagrein Rosè 2015 (2 VITI)
Solo la ferrovia separa l'azienda della famiglia Pfeifer dalla periferia orientale di Bolzano, per il resto solo vigne che risalgono verso le colline di Santa Maddalena e Santa Justina. Johannes e la moglie Margareth coltivano una manciata di ettari in massima parte nei dintorni del maso, mentre un piccolo appezzamento dedicato al pinot nero si trova a Caldaro, in località Pianizza. Per il resto solo schiava e lagrein coltivate nel massimo rispetto per l'ambiente. Come ogni
anno il Santa Maddalena di casa Pfeifer è uno dei più convincenti, fresco e al tempo stesso profondo nei suoi aromi di piccoli frutti, spezie e fiori freschi. In bocca il vino cambia passo, mettendo in evidenza un sorso energetico, leggero ma dotato di una spiccata e succosa sapidità che allunga la beva nel finale asciutto e appagante. Con stili profondamente differenti sono piaciuti molto anche i due Lagrein, la Riserva ricca e potente, e il vom Boden giocato invece su un frutto croccante e immediato.
VITA - Lo scorso autunno l'azienda di Johannes e Margareth Pfeifer ha ricevuto il titolo di "maso avito" che spetta alle tenute di proprietà della stessa famiglia da almeno due secoli: un importante traguardo che testimonia la volontà della coppia di resistere all'avanzata della zona industriale di Bolzano e di portare avanti un'agricoltura che si rifà al sapere delle generazioni precedenti. Da vedere il nucleo più antico della cantina, risalente al 1560.
VIGNE - I vigneti, divisi in due blocchi, circondano il maso: verso la collina c'è la schiava con i filari di lagrein che andranno a comporre il Santa Maddalena, mentre a ridosso del fiume Isarco, su terreni alluvionali leggeri e sabbiosi, si trovano gli impianti di lagrein con vigne che raggiungono anche i 70 anni di età. La posizione all'imbocco della valle Isarco garantisce uve mature e sane grazie alle correnti d'aria in arrivo del Brennero.
VINI - Fedeli alla viticoltura della zona e lontani dalle tentazioni delle mode, i coniugi Pfeifer coltivano soltanto due vitigni, che danno vita a quattro vini. Novità di quest'anno è il Lagrein Rosè 2015: profumato e piacevole, con note balsamiche al naso, in bocca è sapido e sorretto dalla giusta acidità. Si conferma vino dalla beva semplice e travolgente l'A.A. Lagrein vom Boden 2015, mentre il suo fratello maggiore, l'A.A. Lagrein Riserva 2013, è nitido nei sentori di frutti di bosco e spezie, con cenni di rosmarino e un tannino morbido ed elegante; senz'altro da annoverare tra gli esempi più riusciti dell'intera regione. Annata fortunata per l'A.A. Santa Maddalena classico 2015, che sfoggia un frutto croccante e gustoso, di grande tipicità e freschezza.
Lagrein Kretzer 2015 3 stelle
Santa Maddalena classico 2015 3 stelle
Lagrein vom Boden 2015 3 stelle
Lagrein Riserva 2013 3 stelle
La famiglia Pfeifer cura con passione e raziocinio i vigneti del maso Pfannenstiel, alle porte nord-est do Bolzano, riuscendo ogni anno a non deludere i numerosi loro estimatori. Il Lagrein rosèe pregevole soprattutto per l'ampia gamma olfattiva che varia dai frutti del sottobosco a personalissime sensazioni floreali di sambuco. Il Santa Maddalena punta anch'esso sul frutto, qui in versione più macerata, fedele espressione dell'annata. Sorprende poi il vom Boden, Lagrein d'annata complesso e morbidissimo al palato coi tannini sotto totale controllo. Per finire con un Lagrein Riserva, tipicamente ciliegiosa al naso e vellutato in bocca, ove tende a chiudersi un po' presto.
marzo 2016
Johannes Pfeifer e sua moglie Margareth sono due appassionati vignaioli che in questi anni si sono conquistati uno spazio importante nella produzione di uno dei vini simbolo della provincia di Bolzano: il Santa Maddalena. Ma naturalmente qui allo Pfannenstielhof, al margine orientale
della conca di Bolzano, si producono altri vini interessanti, a cominciare dal classico Lagrein, il tutto seguendo metodologie rispettose del territorio e dei varietà utilizzate. Si tratta di vini di grande schiettezza, tecnica e spiccata personalità.
LAGREIN VOM BODEN DOC 2015
Da uve lagrein in purezza, vinificato e maturato in botti grandi, si tratta di un vino fresco, fragrante e dalla spiccata personalità. I profumi sono classicamente fruttati ma percorsi da una decisa vena minerale. Al palato è succoso, fresco e di buona lunghezza.
Il Pfannenstielhof, documentato dal 1561, sorge immerso nei vigneti sul margine orientale della soleggiata conca bolzanina. La famiglia Pfeifer coltiva con metodo naturale e integrato le uve schiava, per il Santa Maddalena classico, su terreni morenici di porfido e dolomia, ben areati e in grado di accumulare il calore. Il lagrein matura invece, più in basso, su terreni di sabbia e ghiaia depositati dall'Isarco. I vini sono il riflesso del vitigno coniugato al terroir e affascinano per autenticità e originalità.
Santa Maddalena classico 2014:
Rosso rubino chiaro. Sentori di fragole selvatiche, ciliegia e prugna, accompagnati da note ammandorlate . Equilibrato e di media struttura, con vena alcolica ben integrata. Lo rendono piacevole la freschezza sottile e il tannino fine. Termina con media persistenza. Vinificato esclusivamente in acciaio. Bucatini all'amatriciana.
Lagrein vom Boden 2014
Rosso porpora. Aromi che speziano da note boisè al cuoio, dal pepe verde alla cannella, dalla mora di rovo ai mirtilli rossi. Di buon tenore alcolico, mediamente fresco e sapido, si arrampica su un tannino astringente e giovane. Sfuma leggermente speziato. Vinificazione condotta in legno grande da 30 ettolitri. Medaglioni di capriolo con gin e mele caramellate.
Lagrein Riserva 2012
Porpora smagliante. Al naso tanata liquirizia, poi eucalipto, cassis e confettura di ciliegia. Caldo e morbido al palato, presenta un'impronta tannica significativa e una freschezza in sintonia. Persistenza piacevole. In botti di rovere per 24 mesi. Rotolo di manzo ripieno.